Considerate se sono un uomo: nudo, rasato, la pelle senza colore, gli occhi infossati, l’arco del ventre rigonfio, le spalle curve, un numero tatuato sul braccio, i piedi piagati, le costole di fuori… privato d’ogni cosa, senza più ricordi, senza il bisogno di lavarmi, solo con la fame nera cronica totale, la fame che rende ladri vigliacchi ed egoisti… percosso senza ragione, censito nella piazza dell’Appello dai meticolosi contabili della morte, internato in una Babele di dolore, impaurito, bagnato di pioggia e sporco di fango… un corpo sommerso che trema al vento e lavora senza pace… che sogna di tornare con la sua mala novella nel sacco e di non essere ascoltato… che darebbe la sua zuppa quotidiana per un verso di Dante…



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