Fumo, nudo a una finestra, e guardo Marsiglia. Il porto. Mare e morchia. Sono rimasto solo io a ereditare tutti i ricordi. Uno sbirro di periferia che frequenta arabi e prostitute. I dannati della terra. Non c’è conforto nella mia storia. Ci sono sentimenti come fili elettrici scoperchiati. La schifezza del mondo. Il mare marcio dei poveri. E degli emigrati. Il disgusto di ogni fascismo. E sorrisi tristi. E donne che si perdono come si perde l’anima. E uomini che si ammazzano con ferocia preistorica. Un bicchiere di pastis. Appuntamenti mancati. La voce di Paolo Conte e di Billie Holiday. La felicità di un leggero colpo di vento sotto a una gonna. Di un corpo speziato. Di un pomeriggio di pesca, ogni tanto. Un bambino che tira calci a una scatola di conserva. La parentela dell’amicizia. E ancora qualche vecchio, tenace sogno.
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