Prendete i versi rovinosi e sfavillanti di un poeta arabo, un sanatorio della Conca d’Oro, l’anno successivo di una guerra; riunite un gruppo di reduci dai polmoni sconciati, un medico che ama gli scacchi e gli arguti indovinelli e una ballerina ebrea dall’ambiguo passato ormai dannata a una fine precoce: ecco che avrete la struggente e incantata Montagna in cui abitai, da novizio, per qualche mese. Ma, a differenza di altri, io la vita non l’ho più abbandonata per nuovi campi di battaglia, vaccinato ormai alla sciagura e inguaribilmente ferito solo dall’amore.
Per me che ero arrivato alla Rocca con un pugno di ricordi secchi in una cassetta militare, non valse che questo doloroso apprendistato o irripetibile vacanza. In settimane corrotte da dialoghi interminabili, sotto un cielo di canicole feroci e cavallette faraoniche, imparai tutti gli accenti della morte, sino a scialare con lei quanto mi restava dell’adolescenza. Ne portai dopo e dovunque la definitiva impressione d’avere in me il seme di una peste e la memoria «di come possano essere infelici i più felici giorni di una vita».
Scrivi il nome dell'
autore
del personaggio:
Our Partner
https://sbcnep.org/
https://www.btsuk.org/
https://www.jamosolutions.com/
https://www.halifaxregional.org/
https://www.chevallierlaspales.com/
https://www.dome-restaurant.com/
https://www.gc32worlds.com/
https://www.thesamestreamchoir.com/
https://www.maxhead.org/
https://pmkisanstatus.org/
https://www.saintspap.org/
https://www.samuraisushihibachi.com/
https://kraimoriebeach.com/
https://recoverysociety.org/
https://www.britishcouncilonline.org/
Supported By:
HOME