E la squadra si risollev� anche grazie al rito voodoo...
di Stefano Caredda/ 17/02/2005
Dai mondiali di calcio ai rituali magici: Papa Bouba Diop risolleva le sorti della squadra londinese del Fulham grazie ai suoi riti. Coincidenze o bravura, la strana storia di un ragazzo alle prese con i riti dei suoi antenati...
Nel calcio l'importante � certamente partecipare, ma anche vincere non � cosa di poco conto. Ed ogni modo � buono per riuscirci, purch�, � chiaro, sia lecito e sportivo. Sicuramente � lecito quanto fatto da un calciatore africano attualmente impegnato nel campionato inglese. Il suo nome � Papa Bouba Diop, gioca nella squadra del Fulham e non � affatto uno sconosciuto, anzi. Con la sua nazionale, il Senegal, fu protagonista della prima gara del mondiale di Corea e GIappone del 2002, quando nella partita inaugurale il Senegal riusc� nell'impresa di battere i campioni del mondo in carica, la Francia. E a segnare il gol partita fu proprio Papa Bouba Diop. Quel mondiale fin� assai male per la Francia, fini forse peggio per noi (ah!, la Corea e l'arbitro Moreno...) e fin� anche per il Senegal, comunque migliore formazione africana della competizione.
Non � dato sapere se le prestazioni del mondiale nippo-coreano furono facilitate da alcune piccole abitudini che Bouba Diop � solito realizzare invece in Inghilterra. E precisamente a Londra, visto che il Fulham � una delle squadre della capitale. L'estate scorsa, al suo arrivo in squadra, Diop celebra il primo rituale, cospargendo sulle porte e sul terreno di gioco una speciale mistura preparata da uno stregone voodoo. Mistura composta di sangue di animale, incenso e terra. Scopo di tutto � quello di richiamare la protezione degli spiriti benigni e creare uno stato confusionale agli avversari.
Le cose non vanno proprio come dovrebbero e ad andare in stato confusionale sono i giocatori londinesi: i punti non arrivano, le sconfitte fioccano, la zona retrocessione � cosa quotidiana. Insomma, la pratica magica derivata dalla religione Vodum, importata dagli schiavi africani in Brasile e ad Haiti, sembra proprio fare cilecca nella multietnica Londra. E Diop che s'inventa? S'inventa il bis, o il replay, se preferite. E a dicembre 2004 effettua una nuova cerimonia voodoo davanti al Craven Cottage, lo stadio del club, sempre al fine di allontanare gli 'spiriti maligni'. Il rituale in questione � il 'ju-ju', la versione della cerimonia voodoo che si pratica nell'Africa dell'Ovest.
Beh, potenza delle coincidenze, da allora le cose cambiano: anno nuovo, vita nuova e il Fulham inanella solo risultati positivi, perdendo una sola partita su dieci incontri del 2005. Si risalgono posizioni in classifica, ci si qualifica al quinto turno della FA Cup, si mantiene l'imbattibilit� interna. Insomma, un trionfo, o quasi. E il bello � che le partite sono davvero fortunate: nel turno casalingo contro il West Bromwich, la squadra avversaria ha avuto almeno dodici occasioni non trasformate, prima del gol vittoria per il Fulham realizzato, guarda un po', proprio da Diop sul finale di partita. Nella gara successiva, il portiere Edwin Van der Sar (si, quello delle papere quando giocava nella Juve) riusc� nell'impresa di parare ben due rigori all'attaccante dell'Aston Villa, Juan Pablo Angel, prima che arrivasse il gol del pareggio di Lee Clark. E ancora, nella gara di FA Cup contro il Derby, il Fulham si � aggiudicato la ripetizione dell'incontro nei tempi supplementari, dopo che gli avversari avevano sfiorato pi� volte la vittoria. L'unico neo, la sconfitta del 5 febbraio all'Anfield Road contro il Liverpool. I 'diavoli rossi' (Red Devils), come vengono chiamati gli undici del Liverpool, sono stati pi� forti anche del voodoo.
Parola al protagonista, per concludere: "Il voodoo � un rituale praticato dalle mie parti, appartiene alla mia cultura: per questo sono in grado di celebrare il rituale. E' servito per aiutare il Fulham, e se servir� ancora sono pronto a rifarlo. So che devo stare attento a parlare di questo tipo di magia qui in Occidente ma non c'� niente di male in queste pratiche. Sono legato al Fulham, e quando appartieni ad una squadra cerchi di fare tutto quello che puoi per aiutarla".
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